Comune di Cerveteri
Il Comune di Cerveteri fu annesso al Regno d’Italia il 15 gennaio 1871 (Legge n. 6165 del 31 dicembre 1870) e si è definito, come lo conosciamo oggi, nel 1970 quando l’allora frazione di Ladispoli si è costituita in comune autonomo (Legge n. 240 del 6 maggio 1970). L’altitudine media del Comune è di 81 m s.l.m. e con i suoi 134,32 km2di superficie è il 19° comune per estensione territoriale nel Lazio. La totalità del territorio appartenente al Comune di Cerveteri è interessata dal presente Contratto, l’unità amministrativa è suddivisa in 8 località (Figura 1a), oltre al capoluogo, di seguito descritte.
Ceri, situato su un costone tufaceo a 150 metri s.l.m, sul Fosso Sanguinara, è un piccolo borgo medievale circondato da mura merlate, sorto sul luogo di un insediamento etrusco che era certamente parte integrante dell’antica città di Caere. Nel XIV secolo Ceri diviene un “forte et opolentus Castellum” della famiglia dei Normanni e, attraverso numerosi passaggi fra le famiglie gentilizie romane, nel 1883 diventa di proprietà dei Torlonia che trasformano il castello in una villa con giardino all’italiana.


Cerveteri, la sua storia ebbe inizio in epoca molto antica, e le ricerche archeologiche la farebbero risalire alla metà del IX secolo a.C.; il suo nome moderno deriva da Caere Vetus, termine risalente al XIII secolo che fu utilizzato per distinguerla da Caere Novum (l’attuale Ceri). Dopo un periodo di grande sviluppo Cerveteri vide ridimensionato la sua funzione di centro agricolo. Nel XX secolo riacquistò un ruolo di primo piano in ambito turistico e archeologico. Una delle attrazioni turistiche di Cerveteri è senza dubbio il Castello Ruspoli, questa Rocca è posta nel cuore del centro storico e si mostra con la tipica merlatura dei castelli medievali; al suo interno sono ospitati i locali del Museo Archeologico Cerite dove sono esposte opere e reperti rinvenuti durante i numerosi scavi effettuati sia nell’area urbana che nelle vicine necropoli. A poca distanza dal centro storico si trova, infatti, il sito UNESCO della Banditaccia, la più vasta necropoli etrusca del mondo antico.
Borgo S. Martino, l’importante frazione agricola di Cerveteri, circa 1750 abitanti, sorge su un’ariosa altura posta a poca distanza dal mare, a circa 9 km da Cerveteri e da Ladispoli, circondata da un’incantevole campagna punteggiata di casali sparsi su una superficie di circa 1000 ettari, i caratteristici e inconfondibili “poderi”, nati dalla grande riforma fondiaria attuata nei primi anni Cinquanta del secolo scorso dall’Ente Maremma, che presero il posto dei grandi pascoli dei Torlonia.


Due Casette, l’importante frazione agricola di Cerveteri, con circa 1350 abitanti, si distribuisce lungo la parte pianeggiante della Strada Provinciale Furbara-Sasso-Manziana su una superficie di circa 1000 ettari, con i caratteristici e inconfondibili “poderi” nati dalla grande riforma dell’Ente Maremma.
Furbara, è forse la frazione meno conosciuta anche perché la parte edificata è composta quasi esclusivamente dalla vecchia stazione e da alcuni locali ad essa attigui, per il resto è composto interamente da campagne che si affacciano sul mare. A nord-ovest si trova un esteso presidio militare.


I Terzi, all’estreme propaggini est del territorio, confinante con i Comuni di Bracciano a nord e Fiumicino a sud, la località I Terzi è un territorio prettamente agricolo che si snoda per alcuni chilometri sulla strada provinciale che, nel tratto di pertinenza del Comune di Cerveteri, prende il nome di Via Castel Campanile. Analogamente a Borgo S. Martino, costituita da numerosi casali agricoli sparsi su una superficie di circa 500 ettari, con i caratteristici e inconfondibili “poderi”, nati dalla grande riforma fondiaria dei primi anni Cinquanta; anche in questo caso il borgo concentra gli elementi di aggregazione tipici del tessuto agricolo.
Marina di Cerveteri, è formata dalle frazioni di Campo di Mare e Cerenova. All’inizio degli anni Settanta, quando in Italia un relativo diffuso benessere cominciò a richiamare l’attenzione delle famiglie sui cosiddetti “bisogni secondari”, esplose in breve tempo il boom edilizio, legato alla seconda casa, in particolar modo nelle zone di mare. In questa nuova prospettiva sociale ed economica sorsero Cerenova e Campo di Mare che, strutturandosi in un insieme di villini sui terreni del Principe Ruspoli, divenne presto luogo di villeggiatura e residenza.


Castel del Sasso, nota anche semplicemente come Sasso è un’antica frazione distante circa 12 km da Cerveteri, posta ad un’altitudine di circa 310 m s.l.m. alle falde del Monte Santo. Il nome della località molto probabilmente deriva dalla famiglia dei Sassoni (Sax), discesi nel Lazio, al seguito dell’imperatore tedesco Ottone, verso l’anno Mille. La zona era già frequentata in epoca preistorica, nelle vicinanze delle acque termali del Piano della Carlotta, le celebri Acquae Calidae Caeretane citate da Stradone e Tito Livio. Persino i legionari romani, di ritorno dalle faticose campagne belliche in Gallia, passavano una specie di quarantena per ristorarsi ma anche per depurarsi da eventuali malattie contratte in guerra.
Valcanneto, zona residenziale edificata a partire dall’anno 1970, oggi consta di quasi 4000 residenti. Questa è la frazione che si estende fino alla località Statua, quest’ultima appartenente al comune di Fiumicino.

Comune di Fiumicino

Fiumicino
Il Comune di Fiumicino si è costituito nel 1993 acquisendo l’autonomia amministrativa a seguito di un referendum che ne ha consentito il distacco da Roma (Legge regionale 6 marzo 1992 n.25). Ha un’altitudine media di 1 m s.l.m. e, con i suoi 213,89 km2di superficie, è il 5° comune del Lazio per estensione territoriale. Il Comune è suddiviso in 14 località: Aranova, Fiumicino paese, Focene, Fregene, Isola Sacra, Maccarese, Palidoro, Passoscuro, Parco Leonardo, Da Vinci, Testa di lepre, Torrimpietra, Tragliata, Tragliatella, a cui va aggiunta l’area su cui ricade per intero l’Aeroporto Internazionale di Fiumicino Leonardo Da Vinci.
Della totalità del territorio di Fiumicino, escludendo le aree di Isola Sacra, Fiumicino paese (interessate dal Contratto di fiume Tevere), Fiumicino aeroporto, Focene, le Vignole e l’area di Maccarese ex tenuta Torlonia, circa 165 km2 sono interessati dal CFCPER, in quest’area si trovano le pregevoli località di seguito descritte.
Tragliatella, è la frazione più settentrionale del Comune e vi risiedono circa 700 abitanti; è un piccolo borgo agricolo immerso nella campagna romana dove, nel 1953, l’Ente Maremma fece edificare un piccolo nucleo di case e servizi per le famiglie dei suoi dipendenti. Non lontane dall’abitato, sono presenti delle grotte naturali che furono ulteriormente scavate in epoca etrusco-romana; poco distante si trova anche la Torre del Pascolaro, antico posto d’avanguardia per il castello di Tragliata.


Tragliata, borgo situato alle porte di Roma, sorge su un suggestivo sperone di tufo, le cui origini risalgono all’epoca etrusca. Fra gli edifici di diverse epoche, spicca il castello, eretto tra il IX e il X secolo, che aveva una funzione di difesa e di avvistamento e che fu trasformato poi in un grande casale ad uso abitativo ed agricolo. I fianchi della collina sono scavati in più parti dalle tipiche grotte, utilizzate nel corso dei secoli come magazzini o ricovero di animali. Di proprietà privata, l’intero borgo è stato recentemente convertito in azienda agrituristica adibita a ricezione.
Testa Di Lepre, centro agricolo, con circa 750 abitanti, risale all’epoca medievale quando veniva chiamata Testaleporis. Nei secoli successivi fu feudo di svariate famiglie gentilizie tra cui i Normanni, gli Anguillara ed i Cenci per passare poi agli eredi Doria Pamphilj. Negli anni Cinquanta l’Ente Maremma ha acquistato terreni nella zona per fabbricarvi un centro agro-industriale ed altri servizi per la popolazione, raccogliendoli in un piccolo borgo moderno.


Torrimpietra, si snoda lungo i bordi della via Aurelia ed è abitata da più di 3100 abitanti. Il toponimo deriva dalla Torre In Pietra, castello del XII secolo; nei secoli successivi, il borgo fortificato fu ereditato da numerose famiglie della nobiltà romana. Alla fine degli anni Venti del secolo scorso, dopo lungo abbandono il Senatore Luigi Albertini restaurò il castello e bonificò i terreni circostanti creando una grande azienda agricola, oggi suddivisa fra i suoi eredi.
Palidoro, questa località ospita circa 1750 abitanti, il borgo si sviluppa nei pressi del km 30 della Via Aurelia ed è immerso in un mirabile paesaggio rurale. Il nome deriva dal termine latino paritorium (rovina) ed è riconducibile ai resti di epoca romana su cui fu innalzato un castello nel XV secolo. Nel Cinquecento la proprietà del borgo fu ceduta a Camilla Peretti (sorella di Papa Sisto V); alla fine del secolo passò all’Arcispedale di Santo Spirito in Saxia cui si deve la trasformazione dell’originaria fortificazione in una prospera azienda agricola, a tutt’oggi funzionante. La Torre medioevale di Palidoro si trova alla foce dell’omonimo Fosso dove, nel settembre del 1943, fu fucilato dai nazisti il Carabinieri Salvo D’Acquisto, in memoria del quale fu eretto un monumento visibile all’interno del borgo.


Passoscuro, località sicuramente frequentata fin dall’età romana, consta di oltre 4400 abitanti. Il primo insediamento moderno, fatto di capanne, si deve ai pescatori di telline di Minturno. Gli anni Cinquanta del secolo scorso segnarono la nascita di un piccolo gruppo di case che iniziò ad essere frequentato da cacciatori, pastori e rarissimi bagnanti. Oggi questa località si presenta come un agglomerato di case piccole e basse dalla spiccata vocazione turistico balneare.
Aranova, fino all’inizio degli anni ’50 era un’unica tenuta agricola che si snodava dalla via Aurelia verso le colline in direzione nord-est, poi venduta con destinazione principalmente agricola; a partire dagli anni Sessanta, ha avuto un significativo sviluppo urbano portando la sua popolazione agli attuali circa 6000 abitanti.


Maccarese, località agricola di quasi 5000 abitanti, così come la conosciamo oggi, è il risultato della bonifica integrale degli anni Trenta del Novecento; Maccarese ha conservato quasi integralmente le caratteristiche di un paesaggio agrario di pregio con i suoi caratteristici insediamenti sparsi di colore rosso. Sulla sponda destra del Fiume Arrone, sorge il Castello di San Giorgio le cui origini si perdono nel tempo, ma di cui si hanno notizie certe dal XIII secolo, la Villa-castello con il borgo circostante sono passati attraverso la proprietà di numerose famiglie gentilizie romane, per giungere poi in possesso dei Rospigliosi nel Settecento. Il castello e la grande tenuta agricola che si estende intorno ad esso, sono oggi di proprietà privata.
Fregene, con i suoi 6700 abitanti, è una delle località più popolose del Comune. Località marittima di rilievo ha conosciuto una forte antropizzazione/urbanizzazione a partire dagli anni ’60 del secolo scorso. La splendida Pineta Monumentale, il cui impianto storico è del 1666, ed il suggestivo Villaggio dei Pescatori la rendono ancora oggi una meta turistica di pregio.
