TAVOLO TURISMO

I Contratti di Fiume sono disciplinati da Norme europee, nazionali e regionali, fra di esse la più significativa è il D.lgs. n. 152/2006 – Contratti di fiume – e la deliberazione 18 novembre 2014, n. 787 con la quale la Regione Lazio ha stabilito tra l’altro di aderire alla Carta Nazionale dei Contratti di Fiume e di riconoscere e promuovere i Contratti di Fiume quali forme di programmazione negoziata e partecipata ai fini della riqualificazione ambientale dei bacini idrografici della Regione Lazio.

Il progetto, con capofila la Fondazione Anna Maria Catalano, che mira a costituire il “CONTRATTO DI FIUME ARRONE” (comprendente il complesso di reti fluviali dei comuni di Cerveteri e di Fiumicino), “finanziato con il contributo dalla REGIONE LAZIO – Ufficio di scopo piccoli comuni e Contratti di Fiume” – nasce dalla consapevolezza che l’area di interesse del Contratto sia caratterizzata dalla coesistenza di grandi valenze ambientali, da un’agricoltura di qualità diffusamente presente e da un’estesa rete idrografica, non scevra di fenomeni di degrado diffuso.

Il grande patrimonio ambientale, culturale e sociale e le molteplici fragilità, sia strutturali sia legate ad attività antropiche, sono i due topics sui quali il Contratto di Fiume Arrone punta a creare un ragionamento collettivo Il Contratto di Fiume, Costa e Paesaggio Arrone è un progetto molto ambizioso di riqualificazione e rigenerazione ambientale dell’intero bacino idrogeologico che coinvolge i comuni di Cerveteri e Fiumicino.

Un piano con obiettivi mirati, per arrivare ad azioni concrete in diversi settori. Dalla valorizzazione dell’area costiera a cicli di lezioni nelle scuole dedicati al problema della presenza delle microplastiche nelle acque dei ¤umi. Dagli interventi per l’agricoltura di qualità a quelli per creare una filiera del vino sostenibile, alla ideazione di un sistema turistico integrato e molto altro ancora.

Lo strumento del Contratto di Fiume rappresenta una vera piattaforma a disposizione di individui e comunità locali attraverso la quale prendersi cura dei territori, costruire una visione collettiva e contribuire a sviluppare politiche integrate di gestione sul sistema ecologico-territoriale costituito dall’area di intervento al fine di dare vita ad uno scenario sostenibile.

Il Comitato di Coordinamento del CdF Arrone nella riunione del 23 novembre 2020, preso atto che il progetto SAIL “Sistema Archeoambientale del Litorale Laziale” è in perfetta sintonia con le finalità del Contratto di Fiume Arrone, ha deliberato di affidare a SAI.FO, promotrice del progetto stesso, la regia, in affiancamento alla Fondazione Catalano, del Tavolo TURISMO. Il Comitato di Coordinamento è certo che dalle attività del Tavolo TURISMO giungeranno importanti contributi e proposte basate su concretezza che confluiranno nel Piano degli interventi grazie ai quali ciascuna entità legale, pubblica o privata, potrà accedere a contributi e/o finanziamenti pubblici (europei, nazionali, regionali) o privati (project financing, crowdfunding, venture capital, etc.).

CHI È SAIFO

Il Comitato Promotore SAIFO “Sistema Archeombientale Integrato Fiumicino Ostia” nasce nel marzo del 2014 con l’obiettivo di favorire e promuovere iniziative presso le Autorità competenti per la istituzione del Parco Archeologico di Fiumicino Ostia e del litorale romano. Tale Parco, oltre a rispondere ad una esigenza culturale presente nella mente di generazioni di archeologi, studiosi ed amministratori, potrebbe essere la più sana e sostenibile risposta alla cronica mancanza di lavoro.

In brevissimo tempo lancia e raccoglie 10.000 firme su una petizione da indirizzare al presidente Regione Lazio Nicola Zingaretti, al Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, ai Sindaci dei comuni di Roma e Fiumicino e alla Sopraintendenza. Nella petizione si chiede che l’area Archeologica fra Ostia Antica e Fiumicino venga unificata e sia inserita fra le a zioni cardine della Regione Lazio; Le firme raccolte vengono personalmente consegnate al Presidente Regione Lazio Nicola Zingaretti, il quale prontamente sa vedere come una maggiore attenzione agli aspetti colturali potrebbero essere di impulso per un incremento del turismo, una valorizzazione delle molteplici risorse del territorio e creare opportunità di lavoro. A seguito di specifica richiesta il Comitato elabora un “Primo rapporto per un sistema archeologico integrato fra Ostia e Fiumicino” che fotografa lo stato dell’arte mettendo in evidenza aspetti positivi e criticità (vedi https://comitatopromotoresaifo.it/rapporti-sai-fo/).

Nell’anno 2015 il Comitato si concentra su incontri pubblici per la sensibilizzazione dei vari Enti interessati all’attuazione del sistema integrato: albergatori e ristoratori; associazioni di categoria; associazioni naturalistiche, ambientalistiche; cittadini.

Nell’anno 2016 organizza manifestazioni con il coinvolgimento di numerosi docenti di: Università degli studi Roma Tre, Sapienza Università di Roma, Università degli Studi della Tuscia e la partecipazione anche di docenti di università straniere.

Le innumerevoli iniziative svolte hanno portato alla:

  • istituzione da parte del Mibact del “Parco Archeologico Ostia Antica” con i principali siti presenti nel territorio di Fiumicino: Porti Imperiali, Necropoli di porto, Museo delle navi, ecc.
  • inclusione da parte della Regione Lazio del Parco di Ostia Antica Fiumicino nelle Azioni cardine: “Sistemi di valorizzazione del patrimonio culturale in aree di attrazione” riconoscendo il ruolo di SAIFO citandolo nella Delibera di Giunta DGR 504 04 08 2016.

In questo ultimo anno, con la crisi causata dal COVID19, tutti i settori produttivi, nessuno escluso sono in ginocchio. Il Comitato SAIFO ritiene che nel turismo sia necessario un salto di qualità, sia decisivo allargare gli orizzonti e pensare a una integrazione dei 15 comuni del litorale laziale e della zona dei laghi. Ci sono gli ingredienti per creare un nuovo modello turistico che punti all’integrazione fra tutte le proposte e gli attrattori: mare, fiumi, laghi, archeologia, aree protette, l’Agro romano, che in queste zone è rimasto ancora intatto. L’obiettivo è di estendere quanto più tempo possibile il tempo di permanenza del turista sui territori, quindi più crescita economica e più stabili posti di lavoro nella ricettività, ristorazione e commercio. Un turismo che duri tutto l’anno e non solo tre mesi estivi, una proposta che soddisfi sia il “mordi e fuggi”, ma anche il più redditizio e più esigente turismo “lento”. Così è nata l’idea di lanciare un appello al Presidente della Regione Lazio e, con il contributo di esperti, è stato elaborato il progetto “SAIL Dove Roma Incontra gli Etruschi e il Mare – Verso un sistema turistico archeoambientale integrato per la valorizzazione del litorale Laziale”, al quale ad oggi hanno aderito circa 40 soggetti.

Infine, il progetto elaborato in collaborazione con Assonautica e Fondazione Catalano: “LA LIBURNA – NOSTRA STORIA, NOSTRO FUTURO – Progetto sulla ricostruzione di nave da guerra romana dell’epoca di Traiano.” intende coronare un sogno intrapreso 18 anni fa da una delle ultime famiglie di maestri d’ascia di Fiumicino: realizzare un modello, in scala reale, di un’antica nave da guerra romana per poi donarla alla città.