VACANZE ROMANE… DA TARTARUGA!

L’estate 2020 ha portato con se un evento raro lungo la costa del litorale romano: la nidificazione della tartaruga marina  comune Caretta caretta.
Il nido e’ stato individuato il 5 Luglio sul litorale di Fondi (LT) e preso in consegna dagli specialisti della rete regionale Tartalazio con la partecipazione del Parco Riviera di Ulisse e Sea Sheperd Italia. Il monitoraggio e la protezione del nido e’ proseguito fino alla schiusa delle uova avvenuta il 29 Agosto.
La nidificazione avviene generalmente durante la notte, quando la tartaruga avanza dalla battigia verso la spiaggia emersa trascinandosi fino al punto esatto della nidificazione che può’ collocarsi tra 5 e i 20 metri dalla riva. Le tracce sono inequivocabili ed importanti da saper riconoscere: la scia di avanzamento visivamente può essere paragonata a quella di un piccolo cingolato con un percorso di andate e ritorno a forma di ferro di cavallo. Tuttavia la scia non sempre indica che la tartaruga ha deposto le sue uova. La scelta del sito e’ influenzata da notevoli fattori come la presenza della duna, il tipo di sabbia, la distanza dalla battigia, le condizioni climatiche e altri potenziali fattori di disturbo.
Il fenomeno della nidificazione della tartaruga marina ha una rilevanza scientifica fondamentale per il sistema costiero-marino del litorale laziale. Le tartarughe marine sono animali sensibili a molte attività antropiche tra cui lo sfruttamento turistico delle spiagge (e quindi le aree di nidificazione), le attività ittiche professionali che causano la cattura accidentale di migliaia di esemplari nonché l’inquinamento da plastiche, che una volta ingerite possono provocare la morte di numerosi esemplari.
In tutto il Mediterraneo si contano migliaia di siti di nidificazione (circa il 97%) con sole poche decine registrate lungo le coste Italiane per lo più di Calabria, Campania e Sicilia. La penisola Italiana si colloca  infatti ai margini più occidentali dell’areale riproduttivo della Caretta caretta, unica specie di tartaruga marina nidificante lungo le nostre coste.
I cambiamenti climatici e l’aumento delle temperature medie dell’acqua tuttavia, sembra stiano generando una frequentazione maggiore delle tartarughe lungo i litorali Laziali, Toscani e del versante Adriatico.
Sebbene ancora sporadici, gli spiaggiamenti e avvistamenti della tartaruga comune sono in aumento di anno in anno cosi come le registrazioni di nidificazioni e deposizione delle uova.
I mari della nostra penisola svolgono un ruolo fondamentale per le popolazioni di tartaruga comune del Mar Mediterraneo soprattutto come ampie aree di foraggiamento.
La Caretta caretta ha un’alimentazione varia costituita sia di organismi bentonici presenti nelle praterie di Posidonia, sia di animali planctonici (come le meduse).
E’ bene ricordare che la tartaruga marina e’ un predatore apicale della rete trofica marina. La perdita dell’ habitat, cosi come l’inquinamento dei mari e altri fattori di disturbo, sono le maggiori fonti di stress per questa specie. La sua tutela rappresenta un tassello importante per preservare l’ecosistema costiero-marino e tutte le specie collegate alla sua presenza.
Le azioni di monitoraggio a cura di personale specializzato e il coordinamento delle attività per la tutela e conservazione delle tartarughe marine e del loro ambiente rappresentano un punto importante per la salvaguardia della biodiversità dei nostri sistemi marino-costieri.

Miriam Pierotti